
‘U vaccinu è una riscrittura in chiave contemporanea di ‘U Contra, commedia scritta da Martoglio nel 1918 e dedicata agli effetti sul sottoproletariato catanese dell’epidemia di colera del 1887.
Seguendo il canone stilistico del “realismo dialettico” da noi applicato a Martoglio, abbiamo translato l’epoca, lasciando quasi del tutto immutati i dialoghi e gli stilemi comici dell’autore. La scena è stata spostata dalla Civita a San Cristoforo; i popolani e le popolane di Martoglio usano i social, consumano e spacciano droga, indossano capi alla moda. Traspare sempre l’affettuosa pietas di Martoglio verso un mondo che il pessimismo della ragione giudicherebbe irredimibile.
Nella commedia originale di Martoglio c’è un acceso dibattito tra i “culunnisti” (il virus si trasmette per via aerea) e i “baddisti” (qualche essere malvagio procura ad arte il contagio). Nella nostra versione viene comicamente ripreso il “complottismo” di oggi: gli untori contemporanei sarebbero, nell’ottica del sottoproletariato, “niuri” e “cinisi”.
Vogliamo ricordare che il nostro Elio Gimbo ha trasformato le pesanti misure cautelative anti Covid in una scelta di regia: tutti i personaggi indossano guanti e mascherine e mantengono le prescritte distanze di sicurezza.
Lo spettacolo è stato rappresentato nell’estate 2020, con le dovute misure anti-COVID, nel nostro spazio all’aperto, il giardino Pippo Fava. Una seconda edizione, in streaming, è stata attuata alla Pescheria di Catania, nell’ambito della manifestazione Palcoscenico Catania, il 29 dicembre 2020, con notevoli modifiche nella regia, qualche cambiamento nel cast e la rilevante aggiunta della band giovanile Helen Burns.